No. I mangimi Skretting non contengono ormoni della crescita. In alcuni mercati, gli antibiotici vengono aggiunti ai mangimi Skretting su richiesta del cliente e a fronte di prescrizione veterinaria, in conformità con le norme specifiche stabilite dalla legge. Il requisito della prescrizione veterinaria garantisce che l'uso sia ben documentato e giustificato, sulla base di una diagnosi corretta, contribuendo così a ridurre l'uso inutile di antibiotici.

I farmaci possono essere utilizzati solo in caso di malattia, mai come misura preventiva o come promotori della crescita. Per ridurre il rischio di trasferire ai consumatori tracce di antibiotici derivanti da animali trattati, i mangimi medicati devono essere prodotti e somministrati sotto stretto controllo. Deve essere rispettato un "periodo di sospensione", ovvero un periodo di tempo stabilito tra il trattamento e la pesca. In questo modo si garantisce che il farmaco non sia più presente nel pesce al momento del consumo. 

Skretting sta lavorando molto per ridurre l'uso di antibiotici raccomandando le migliori pratiche di allevamento, incoraggiando l'uso di vaccini e promuovendo l'uso di alimenti funzionali per ridurre al minimo il rischio di malattie. Anche se ci sforziamo di mantenere gli animali sani e liberi da malattie, le malattie batteriche si manifestano inevitabilmente. In alcuni di questi casi, il trattamento antibiotico svolge ancora un ruolo importante nell'alleviare le sofferenze degli animali, salvaguardando la loro salute e il loro benessere. Il principio centrale è quindi quello di utilizzare gli antibiotici in modo responsabile, il meno possibile e solo quando è necessario.

Un rapporto ESVAC di recente pubblicazione, che presenta i dati di 31 Paesi dell'UE/SEE, mostra che l'uso di antibiotici negli animali è in continua diminuzione, con un calo del 34% delle vendite di medicinali veterinari tra il 2011 e il 2018. Misure quali i piani d'azione nazionali per un uso prudente degli antibiotici negli animali e la restrizione dell'uso di alcuni antimicrobici negli animali destinati alla produzione alimentare hanno contribuito a questa diminuzione.